Negli ultimi anni, le piccole e medie imprese sono diventate sempre più consapevoli dell'importanza di coinvolgere attivamente i giovani nel loro ambiente lavorativo. In un momento in cui le nuove generazioni iniziano a entrare nel mondo del lavoro portando con sé le proprie priorità e i propri valori, è fondamentale comprendere come attrarli e trattenersi per creare un ambiente dinamico, innovativo e che rappresenti un investimento per il futuro dell'azienda. Un fattore cruciale è la responsabilizzazione dei giovani dipendenti. Ne abbiamo parlato con Marcella Loporchio, LinkedIn Top Voice Gender Equity e consulente per la Diversity Equity & Inclusion.
In un mercato del lavoro competitivo e in continua evoluzione come quello di oggi, una delle sfide principali che le Pmi devono affrontare è capire come attrarre e, in un secondo momento, trattenere i giovani talenti che hanno valori e priorità diverse rispetto a quelle delle generazioni passate. Per distinguersi, la prima cosa importante che le piccole e medie imprese devono mettere in pratica è accettare il cambiamento, aprendosi a un ascolto continuo. Questa è una sfida, come spiega Marcella Loporchio, importante e necessaria:
«Le Pmi hanno la responsabilità di iniziare a conoscere e adeguare comunicazioni e persone ai tempi correnti. Le sfide maggiori sono quelle che vanno nell’aprirsi al cambiamento, alle diverse tipologie di apporti che possono essere messi in atto e che devono essere ascoltati e compresi. Spesso c’è un pregiudizio e un blocco nel riconoscere come valoriali i giovani ritenendoli inesperti e soprattutto etichettandoli nello stesso modo. È un sistema da modificare mettendosi in discussione senza remore».
Questo obiettivo non è certo immediato da raggiungere ma, se ben perseguito nel tempo, è l’essenziale primo passo per creare un ambiente in cui i giovani si sentono capiti, valorizzati, migliorando così anche la competitività della propria impresa. Un investimento in fatto di engagement ed employer branding perché «se i giovani vengono coinvolti nei processi aziendali con i giusti tempi e si sentono parte del sistema globale e non ultime ruote del carro, possono spingere dall’interno con proattività e dall’esterno come modelli di riferimento, in questa direzione. Investire non deve mai risultare un costo ma qualcosa a cui dedicare cura e attenzione».
Riuscire ad attirare e mantenere viva la fidelizzazione e la voglia di mettersi in gioco è un obiettivo che deve essere messo in pratica con una ricetta ben studiata, formata da diversi elementi. Questo perché non basta attrarli ed ascoltarli: è necessario creare un ambiente dinamico e innovativo in cui i lavoratori possano sentirsi inclusi e parte di qualcosa in cui credono e in cui possano mettere creatività e competenza.
«È importante realizzare dei veri ambienti nei quali vengono valorizzare e riconosciute le unicità delle singole persone, senza alcun tipo di pregiudizio e discriminazione. Oggi, i giovani vivono le situazioni in azienda con un carico di aspettative interne ed esterne troppo alte, e la spinta alla performance estrema non aiuta. Bisogna creare ambienti che siano riconosciuti come a misura di persona, spazi di confronto aperto e libero dove il divieto è quello di stare in silenzio. Ambienti lavorativi dove la divisione dei ruoli è ancora incentrata su gerarchie che sembrano montagne insuperabili porterà, automaticamente, ad escludere dalle scelte quelle tipologie di aziende».
Da qui nasce la necessità di responsabilizzarli maggiormente, permettendo loro di esprimersi portando nuove idee, prospettive fresche e mentalità orientata al cambiamento, qualità essenziali per adattarsi e distinguersi in un'economia sempre più complessa e globalizzata. Come farlo? Offrendo loro opportunità di crescita professionale e responsabilità fin dall'inizio della loro carriera, senza lasciarli in disparte.
A questi, si aggiungono il dialogo costruttivo e il pensiero di poter finalmente attenuare quelle gerarchie ben insediate all’interno del mondo aziendale ma che, ormai, ergono dei muri. Il responsabilizzare i giovani, infatti, non riguarda solo il presente: i nuovi lavoratori sono, di fatto, i leader e gli imprenditori del futuro, e fornire loro le competenze, le risorse e le opportunità di crescita di cui hanno bisogno è fondamentale per garantire una società di benessere, inclusiva e sostenibile nel lungo termine. Paola Landriani