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Recruitment globale: come attrarre e trattenere i talenti

Recruitment globale: come attrarre e trattenere i talenti
Attrarre e trattenere talenti

In un mondo del lavoro sempre più digitalizzato e globalizzato, le aziende affrontano sfide complesse per attrarre e trattenere i migliori talenti. Ne abbiamo parlato con Alice Stevanato, formatrice HR, che ci ha offerto una panoramica sulle principali problematiche che le imprese devono affrontare, ma anche strategie vincenti per rispondere alle esigenze dei professionisti di oggi.

ATTIRARE I TALENTI A LIVELLO GLOBALE

Parlando di sfide che oggi le aziende devono affrontare in un panorama di grossa concorrenza globale, uno dei primi punti sollevati da Alice Stevanato riguarda la crescente difficoltà nel reperire talenti specializzati, soprattutto nei settori tecnici e digitali. «Gli imprenditori lamentano spesso di non riuscire a trovare personale adeguato, specializzato» afferma. Questo fenomeno, in parte dovuto al rapido progresso tecnologico, mette in luce un gap tra la domanda di competenze avanzate e l'offerta di professionisti qualificati.

Parallelamente, è in corso una trasformazione nelle aspettative dei candidati: oggi, i talenti cercano non solo una retribuzione competitiva, ma anche un'esperienza lavorativa significativa, in linea con i propri valori. Stevanato spiega che questo ha spinto le aziende a ripensare le proprie strategie di employer branding, puntando a creare un ambiente di lavoro che valorizzi le persone e promuova il benessere. «Il lavoro deve essere un'esperienza significativa, allineata ai valori personali del dipendente e offrire opportunità di crescita professionale» aggiunge.

In continuità con quanto detto, anche i processi di selezione stanno subendo una rivoluzione. Le strategie di recruitment digitale si sono fatte strada, grazie all’uso di strumenti tecnologici come gli ATS (Applicant Tracking System), che automatizzano la prima fase di screening dei candidati. Tuttavia, non basta affidarsi alla tecnologia: per distinguersi, le aziende devono saper costruire e trasmettere un’identità forte e riconoscibile, capace di attrarre i talenti giusti. «Oggi non basta avere un buon prodotto o servizio; le aziende devono comunicare i loro valori e creare un'immagine coerente e attraente per i talenti» sottolinea Stevanato, evidenziando l'importanza della coerenza aziendale.

Questa coerenza non è solo una questione di brand esterno, ma diventa anche un elemento cruciale per la retention, il mantenimento dei talenti in azienda.

BENESSERE E CRESCITA PROFESSIONALE

Attrarre e trattenere talenti

Di fatto, la retention rappresenta uno degli aspetti più critici in un mercato così competitivo. Non basta attrarre i migliori talenti: le aziende devono anche riuscire a trattenerli. Come spiega la Stevanato: «Le aziende che credono di poter trattenere i migliori dipendenti solo attraverso lo stipendio rischiano di avere alti tassi di turnover». Per questo motivo, è necessario creare un mix equilibrato di opportunità di crescita, welfare aziendale e cultura aziendale inclusiva.

Un aspetto determinante è la possibilità di crescita professionale interna: offrire percorsi di sviluppo e piani di carriera chiari è essenziale per mantenere i dipendenti coinvolti e motivati. «Investire nello sviluppo professionale, tramite la formazione continua può fare la differenza nella fidelizzazione», afferma Alice Stevanato. In questo modo, le aziende dimostrano concretamente il proprio impegno nel promuovere lo sviluppo delle persone.

In un mondo in cui le competenze si evolvono rapidamente, la formazione continua è infatti un investimento strategico. Per Alice Stevanato, è fondamentale che le aziende offrano percorsi formativi su misura per i propri dipendenti, con l’obiettivo di mantenerli aggiornati e competitivi. «La digitalizzazione offre molte possibilità, come l’accesso a corsi online, webinar e percorsi formativi personalizzati» spiega.

Questi strumenti permettono di formare i dipendenti in modo efficiente, anche senza interrompere il flusso di lavoro. Ne è un esempio la formazione asincrona: «La formazione asincrona permette ai dipendenti di aggiornarsi secondo i propri tempi e ritmi, senza dover seguire obbligatoriamente un percorso prestabilito. Inoltre, è possibile coinvolgere professionisti esterni ed esperti del settore, che possono arricchire il percorso formativo portando competenze specifiche direttamente all'interno delle aziende».

Un altro fattore chiave per trattenere i talenti è la flessibilità lavorativa, che oggi assume un ruolo sempre più centrale. Inoltre «l’azienda dovrebbe essere sostenibile a livello sociale». Un aspetto importantissimo, che avvicina l’azienda ai propri dipendenti .

LA CULTURA AZIENDALE IN UN CONTESTO GLOBALE

Attrarre e trattenere talenti

L'adozione diffusa del lavoro da remoto porta anche nuove sfide, in particolare quella di mantenere una cultura aziendale coerente in un contesto globale. Alice Stevanato osserva come molte aziende si trovino a gestire team distribuiti in diverse nazioni, dove dipendenti di background culturali differenti collaborano quotidianamente. «Come si può mantenere una cultura aziendale unitaria, adattandosi alle differenze culturali di dipendenti sparsi in tutto il mondo?», si chiede.

Per risolvere questa sfida, è fondamentale che le aziende utilizzino una comunicazione chiara e standardizzata, che non lasci spazio ad ambiguità. È inoltre fondamentale investire nella formazione linguistica, affinché tutti i membri del team abbiano le competenze necessarie per esprimersi e comprendere pienamente i messaggi, senza che le barriere linguistiche limitino la collaborazione o l'integrazione.

Importantissimo, poi, stabilire valori aziendali chiari e condivisi, supportati da strumenti di whistleblowing e codici etici applicati con rigore. «I valori aziendali non devono essere solo parole su carta, ma devono essere applicati nella prassi quotidiana» spiega la Stevanato. Trasparenza, leadership interculturale e una forte comunicazione sono, quindi, i pilastri su cui fondare una cultura aziendale solida e coerente, indipendentemente dal contesto geografico.

LE COMPETENZE: DIGITALI E SOFT SKILLS

Guardando al futuro, Alice Stevanato riflette sulle competenze che diventeranno sempre più fondamentali per le aziende nei prossimi anni. La tecnologia continua a giocare un ruolo centrale, con una crescente richiesta di competenze digitali. «Io stessa utilizzo l'intelligenza artificiale nel mio lavoro quotidiano» afferma, sottolineando come le nuove tecnologie siano già parte integrante del mondo HR.

Tuttavia, Stevanato ci ricorda che non sono solo le competenze tecniche a fare la differenza. Le soft skills, come l’intelligenza emotiva, la comunicazione e la leadership, continueranno ad avere un peso rilevante, soprattutto in un contesto di lavoro sempre più automatizzato. «Ciò che i computer non possono ancora fare è gestire le emozioni e le relazioni umane, e queste competenze sono essenziali», afferma. Sviluppare queste abilità è quindi cruciale per restare competitivi nel lungo periodo. Paola Landriani