News

Export, da soli non conviene: ecco perché un partner di qualità fa la differenza

Export, da soli non conviene: ecco perché un partner di qualità fa la differenza
Fiere export Artser

Partecipare alle fiere di settore come espositori senza essere preparati, è come non andarci. Anzi, è peggio, perché si spendono soldi e tempo per poi tornare a casa senza alcuna soddisfazione, vedendo il tuo diretto concorrente che invece ha fatto incetta di contatti. Matteo Campari è export specialist di Artser, e illustra il programma di promozione dei prodotti italiani all’estero. Di fatto, accompagna le imprese consociate prima, dopo e durante gli eventi.

ISCRIZIONI SU ASARVA.ORG

Le prossime fiere importanti in programma sono tre e ci si può iscrivere tramite il portale asarva.org. C’è IDF - Interior Design Furnisching Expo in Oman, dall’8 al 10 maggio, il più importante evento dei settori di design e allestimento di interni ed esterni e nel mercato del Medio Oriente. Poi (dal 16 al 18 maggio) sarà la volta di Warsaw Food Export, la fiera internazionale dell'alimentazione, essenziale per individuare potenziali partner commerciali sul mercato polacco e dell’Est Europa per le Pmi del settore del Food & Beverage e sarà presente al Warsaw Food Expo con uno stand dedicato alla promozione delle produzioni delle imprese. Infine, la Subcontractaciòn di Bilbao (8-10 giugno) è l'unico evento dedicato all'industria della subfornitura industriale sul territorio spagnolo. Un mercato di crescente importanza per il tessuto delle Pmi italiane nel settore della metalmeccanica.

BISOGNA PREPARARSI PRIMA DI PARTIRE

Fiere export Artser

“Il servizio estero di Artser, in collaborazione con Confartigianato Imprese Varese e Confartigianato Lomellina – illustra Matteo Campari – assiste in questo caso le aziende con tre tipi di approcci ad hoc, quello per la subfornitura per le industrie di lavorazione meccanica, per il settore dell’alimentazione (packaging compreso) e per il settore degli arredi, dei complementi d’arredo, degli arredamenti. Sappiamo come promuovere il made in Italy e soprattutto come preparare il terreno già prima di andare in fiera”.

Un approccio anticipato coi corrispondenti locali, in questo caso Oman, Polonia e Spagna, permette già prima di “solleticare” i potenziali acquirenti dei nostri prodotti, di muovere interesse e curiosità. Stimola i potenziali clienti a conoscerci, a volerci incontrare. Così quando noi arriveremo col nostro stand alla fiera, probabilmente le nostre proposte saranno già state valutate. Tutto questo grazie competenze di Campari (e dei suoi colleghi) e alla loro spinta. “Durante i giorni della fiera – prosegue l’esperto – terremo una linea diretta costante tra imprese e clienti e, soprattutto, aiuteremo a gestire il post fiera, la parte più delicata”.

NON E' IL CLIENTE A CHIAMARTI

Fiere export Artser

Chi agisce da solo spesso commette errori madornali. Il più comune è “aspettare che sia il cliente a chiamarti”. No. “Entro tre giorni dalla chiusura dei battenti – spiega Campari – serve un contatto. Non esiste il concetto che “se è interessato, mi chiama lui”. Anche tu sei interessato a vendergli qualcosa, quindi non devi perderlo di vista. Il percorso assieme bisognerebbe tesserlo già mentre si aspetta l’aereo, se è lo stesso. Ecco, il servizio di Artser insegna il metodo di come gestire la presenza in una fiera massimizzandone i profitti. Insegniamo a trovare la migliore strada per rendere efficace la via del rapporto tra noi e i possibili compratori. Aiutiamo a confezionare il preventivo, dando per scontato che poi l’offerta ufficiale dovrà essere presentata dalla ditta (se lo facessimo noi, sarebbe poco serio). Inoltre, date le nostre conoscenze linguistiche, gestiamo i possibili problemi di comunicazione linguistica e monitoriamo tutto minuto per minuto”.

Il mondo è molto più piccolo di quanto si possa pensare, e la nostra reputazione ci precede. Chi ci accoglie in fiera sa già, ad esempio, se le nostre campagne pubblicitarie sono discutibili, o se non rispettiamo i tempi. Il biglietto da visita è tutto.