È giunto il via libera dell’Aula del Senato alla fiducia sulla legge di bilancio, con interventi per 39,2 miliardi di euro. I sì sono stati 109, 76 i contrari e un astenuto. Con la fiducia del Senato, quindi, la prima legge di bilancio del nuovo esecutivo diventa legge.
«Apprezzabili gli impegni del Governo - è la posizione di Confartigianato - espressi con una robusta e pragmatica risposta all’emergenza energetica e con linee di intervento di più ampio respiro che incrociano le aspettative più volte da noi ribadite. Costruita in tempi record, in un quadro di compatibilità con le misure del Pnrr e i conti della finanza pubblica, si pone in continuità con i provvedimenti già assunti dal precedente Esecutivo e concentra le risorse sulla priorità assoluta di ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie. Inoltre, come sollecitato da Confartigianato, è orientata a gettare le basi della tanto attesa riforma fiscale, a semplificare la vita delle imprese e a salvaguardare concretamente il sistema manifatturiero made in Italy, favorendo anche la creazione di lavoro».
COSA MANCA ALL'APPELLO
Tuttavia, Confartigianato rileva che «mancano all’appello misure sulle quali sollecitiamo azioni rapide e risolutive: lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle aziende che hanno utilizzato i bonus edilizia, il taglio degli oneri generali di sistema nelle bollette di luce e gas delle imprese con potenza superiore a 16,5 kW, la decontribuzione triennale per le assunzioni di apprendisti».
In particolare, per Confartigianato, la strada più semplice ed efficace è quella di affidare a un compratore di ultima istanza come Cassa Depositi e Prestiti l’acquisto dei crediti fiscali incagliati.
Quanto ai costi dell’energia, Confartigianato chiede di eliminare definitivamente gli oneri generali di sistema dalle bollette elettriche delle imprese manifatturiere con potenza sopra i 16,5 kW. Non è pensabile, infatti, chiedere a un imprenditore passato dai 7mila euro mensili di costi energetici del 2021 ai 14mila euro mensili del 2022 di sborsare, dal prossimo anno, anche 2mila euro al mese per gli oneri generali del sistema elettrico.
Sul fronte della formazione al lavoro, Confartigianato chiede che venga ripristinata la decontribuzione totale, per i primi tre anni, del contratto di apprendistato applicato dalle imprese artigiane e dalle aziende fino a 9 dipendenti.
LA MANOVRA IN SINTESI
- Viene innalzato il limite di ricavi da 65.000 euro a 85.000 euro che permette l’accesso al regime forfetario.
- Alle attività economiche, in via sperimentale, viene data la possibilità di tassazione proporzionale al 15% del maggior reddito conseguito nel 2023 rispetto a quello di importo più alto dichiarato tra il 2020 e il 2022.
- Vengono introdotte misure finalizzate a prevenire o ridurre i contenziosi, come pure la definizione dei carichi affidati all’agente della riscossione.
- Viene differita di un ulteriore anno l’entrata in vigore di plastic e sugar tax.
- Viene agevolata l’assegnazione o la cessione ai soci di beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri, diversi da quelli strumentali.
- Sarà possibile escludere dal patrimonio dell’impresa individuale gli immobili strumentali posseduti al 31 ottobre 2022, assegnandoli all’imprenditore entro il 31 maggio 2023.
- Si potrà rideterminare il valore di acquisto di terreni e partecipazioni posseduti al 1’ gennaio 2023, sostituendolo con il valore normale degli stessi.
- Nuove misure antifrode connesse alle partite Iva.
- Salgono le soglie di ricavi che permettono di usufruire della contabilità semplificata.
- Prorogato di un anno il credito d’imposta per investimenti destinati al Mezzogiorno e alle ZES.
- Sale a 8mila euro il limite di spesa per il bonus mobili.
- Proroga al 30 novembre 2023 del termine per il riversamento spontaneo del credito d’imposta ricerca e sviluppo per chi ha usato il credito indebitamente in compensazione.
- Modificate le condizioni per mantenere la super detrazione al 110% per le spese sostenute nel 2023 dai Condomini.
- Prorogata al 31 dicembre 2025 la detrazione 75% per l’eliminazione di barriere architettoniche.
- Il credito d’imposta Transizione 4.0 è riconosciuto anche per gli investimenti in beni strumentali effettuati entro il 30 settembre 2023, a specifiche condizioni.
- Esoneri contributivi: si cerca di incentivare la ripresa dell’occupazione attraverso una riduzione del costo del lavoro.
- Il termine per l’applicazione della disciplina in materia di Ape sociale viene prorogato al 31 dicembre 2023.
- Viene estesa al 2023 Opzione donna con una soglia anagrafica unica per dipendenti e autonome di accesso a 60 anni e un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni.
- Riduzione del cuneo fiscale: previste risorse a bilancio per oltre 4 miliardi per la decontribuzione e 222 milioni per i premi di produttività.
- Reddito di cittadinanza: scatta una disciplina più stringente per evitare un effetto disincentivante al lavoro.
- Confermato l’azzeramento degli oneri generali di sistema gas e energia elettrica per il 1° trimestre 2023, ma non per tutti.
- Aumentano i fondi per contrastare il caro materiali e assegnato alle Regioni il termine del 31 marzo 2023 per procedere all’aggiornamento dei prezzari.
- Prorogato al 31 dicembre 2023 il regime derogatorio straordinario del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
- Rifinanziati i contratti di sviluppo sul fronte industriale e turistico.
- Istituiti un fondo per premiare il Made in Italy e un fondo per la sovranità alimentare.
- Previsti 200 milioni di euro per mitigare il costo del carburante.
- Destinati fondi per accrescere il livello professionale nel turismo, per i piccoli comuni a vocazione turistica e per il turismo sostenibile.
- Destinati 10 milioni per il credito d’imposta per l’acquisto di prodotti realizzati con materiali riciclati e 160 milioni fino al 2027 per il contrasto al consumo del suolo.