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Sostegni bis: 40 miliardi per le imprese, tra costi fissi, credito e liquidità

Sostegni bis: 40 miliardi per le imprese, tra costi fissi, credito e liquidità

È legge il “decreto sostegni bis” con tutte le misure urgenti connesse all’emergenza Covid-19 e una “dote” di circa 40 miliardi di euro per le imprese: lo ha varato il Consiglio dei Ministri, su proposta del premier Mario Draghi e del responsabile del dicastero dell’economia e delle finanze Daniele Franco.

Sono sette in particolare le linee d’azione degli interventi introdotti con il decreto: sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi; accesso al credito e liquidità delle imprese; tutela della salute; lavoro e politiche sociali; sostegno agli enti territoriali; giovani, scuola e ricerca; misure di carattere settoriale.

Per quel che riguarda il sostegno alle imprese, il governo ha messo in campo un nuovo pacchetto di oltre 15 miliardi di euro contributi a fondo perduto senza più limitazioni settoriali o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate, con l’obiettivo di «raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari e di fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia».

I NUOVI "SOSTEGNI", L'ESENZIONE TARI E L'INTERNAZIONALIZZAZIONE
Oltre ai nuovi sostegni, che verranno erogati in base a tre componenti (calo del fatturato tra il 2019 e il 2020, calo medio mensile del fatturato tra aprile 2020 e marzo 2021, peggioramento del risultato d’esercizio), sono previste nuove misure come il credito d’imposta sugli affitti da gennaio a maggio 2021, l’esenzione Tari, il contributo per le bollette elettriche (fino a luglio 2021), ma anche il potenziamento dei fondi per l’internazionalizzazione delle imprese, per gli operatori del turismo invernale e per il sostegno dei settori eventi, matrimoni e i parchi tematici, l’istituzione del “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse”, la proroga della sospensione delle cartelle dell’ex Equitalia e il rinvio al gennaio 2022 della “Plastic Tax”.

ACCESSO AL CREDITO, CAPITALIZZAZIONE E LIQUIDITA'
Sono invece circa 9 i miliardi stanziati per garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso misure come la proroga al 31 dicembre 2021 della moratoria sui prestiti, la garanzia pubblica nell’ambito del Fondo Pmi per sostenere investimenti e programmi di ricerca e sviluppo, un credito d’imposta straordinario per gli aumenti di capitale fino a 5 milioni di euro, nell’ambito dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), e ancora un’agevolazione fiscale temporanea per favorire gli apporti di capitale da parte delle persone fisiche in start-up e Pmi innovative e un credito d’imposta per favorire lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi.

Sul fronte del lavoro, con circa 4,2 miliardi di euro si finanziano misure straordinarie come l’indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport, il blocco dell’indennità della Naspi, l’estensione del contratto di espansione, l’introduzione del contratto di rioccupazione per incentivare l’inserimento dei disoccupati e aiuti alle famiglie in difficoltà.