Cambia il lavoro: oggi per trattenere un dipendente servono valori, qualità e flessibilità
Per fortuna i tempi di Fantozzi sono ormai anacronistici. Nel 2022 è impensabile pensare alla celeberrima “Megaditta. Nelle imprese, e soprattutto nelle Pmi, ormai l’attenzione alle esigenze e alla sensibilità del singolo è essenziale. E chi non è d’accordo, vedrà il proprio lavoratore andare altrove, e probabilmente chiuderà.
Il podcast, un nuovo format introdotto dal portale impreseterritorio.org, declinato a puntate in “La Voce dell'Economia” vede come ospite Roberta Zantedeschi. Hr Business writing, business coach e top Voice LinkedIn 2020, Zantedeschi affronta il tema delle grandi dimissioni e delle buone assunzioni. Due fattori che incidono in modo importante sul business e sull'organizzazione delle imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni. Cerchiamo di capire come mai la Great Resignation è arrivata anche in Italia e come affrontarla il modo proattivo ed efficace.
SONO CAMBIATI I BISOGNI
Argomentazioni nette da parte di una “esperta delle Pmi”. Concetti già rimarcati sia negli item che Zantedeschi ha affrontato nei mesi scorsi sempre a firma impreseterritorio.org. Oggi le persone sono entrate in contatto con bisogni differenti rispetto al passato. Sono cambiate le priorità: negli ultimi anni è stato messo in discussione il concetto che “il lavoro sia priorità e valore indiscusso”.
In passato non avere un lavoro o abbandonarlo, o ancora avere carriera frammentata, era uno stigma. In altre parole: chi aveva un curriculum lunghissimo perché ogni lavoro durava tre o quattro mesi era visto come “sfaccendato”. Magari cercava la propria strada, senza volersi fossilizzare. Poi è arrivata la pandemia, che ha dato il coraggio alla gente di fare delle scelte. Lavorare, ma con criteri diversi. Dare un senso all’esistenza cercando di armonizzare la professione con il resto dei bisogni.
DIMISSIONI IN AUMENTO DEL 20%
Le dimissioni nel 2021 sono aumentate del 20 per cento. Sono persone che bisogna tenersi, o prima o poi troveranno lavoro altrove e, se valide, faranno crescere la concorrenza. «L’azienda deve preoccuparsi dell'esperienza che le persone vivono all'interno dell'organizzazione. Si sentono valorizzate e conosciute? C'è coerenza tra i valori che l'azienda esplicita e quanto viene messo in atto? Le aziende da quando ci sono tendono a cercare l'uniformità, un modello standard. Bisogna abbandonare questa la visione e cogliere le istanze di personalizzazione sempre più presenti. Ci si deve preoccupare di come si fa la selezione del personale, occorre rendersi attrattivi senza sbandierare slogan ma cercando di curare nei dettagli l’esperienza che i possibili dipendenti vivranno lavorando da noi». Serve che l’impresa abbia “appeal”.
L'AZIENDA DEVE DIALOGARE
Come è stato specificato, è però fuorviante sostenere come «le grandi dimissioni siano frutto della ricerca di auto-imprenditorialità», o almeno è impossibile argomentarlo sul lungo periodo. Certo, le aperture sono aumentate del 18 per cento e ha inciso molto la possibilità del regime forfettario sulle partite Iva.
Ma se le aziende sapranno rispondere ai bisogni delle persone, non come concetto di “assistenzialismo” ma virando su modelli organizzativi differenti, potranno restare la prima scelta. L’auto-imprenditorialità resterebbe… l’ultima spiaggia. Non c’è margine di trattativa: le aziende devono dialogare con le persone creando modelli organizzativi che vadano loro incontro.
Debbono rendersi responsabili di scelte che generano un impatto nel mondo sociale Non ci si può esimere dall’impegnarsi in modo responsabile creando le migliori condizioni per rendere compatibile vita professionale e familiare delle persone. Ormai ogni azienda, anche piccola, è inserita in una logica di comunità. Sembra un paradosso, ma in realtà le Pmi possono più facilmente capire i bisogni delle persone che vorrebbero portare a bordo e trovare il modo di rispondere. Sono in grado di costruire un dialogo e di creare una “relazione personalizzata”. Se sei piccolo il contatto è più diretto. Piccolo è bello. La “Megaditta” ha fatto il suo tempo.
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Grandi dimissioni e assunzioni efficaci: i consigli dell'esperta per le Pmi
La Voce dell'Economia, il ciclo di podcast firmato Confartigianato Varese e Imprese e Territorio, incontra Roberta Zantedeschi, Hr Business writing, business coach e top Voice LinkedIn 2020 per affrontare il tema delle grandi dimissioni e delle buone assunzioni. Due fattori che incidono in modo importante sul business e sull'organizzazione delle imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni. Cerchiamo di capire come mai la Great Resignation è arrivata anche in Italia e come affrontarla il modo proattivo ed efficace