Cinque modi per essere competitivi: si parte dal monitoraggio finanziario

Per mantenere la competitività in un contesto instabile, le aziende devono monitorare la liquidità, pianificare in modo flessibile e gestire i costi con attenzione

 

Pianificazione aziendale

Per restare competitive in contesti complessi come quelli attuali, caratterizzati da inflazione, conflitti, aumento dei costi delle materie prime, difficoltà logistiche e trasformazioni ecologiche, le aziende devono adottare strategie mirate e proattive. Abbiamo sottoposto il tema ad Andrea Quintiliani, professore di Finanza Aziendale del Dipartimento di Economia Aziendale (DEA) dell’Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara, che lo ha affrontato nel suo libro "L'impresa ai tempi del Covid-19. Pianificare è meglio che sanificare", edito da Giappichelli.

Il docente mette in evidenza le principali azioni che le imprese dovrebbero mettere in atto per monitorare la propria salute finanziaria e mantenere la competitività, anche in presenza di eventi esogeni dirompenti, non necessariamente pandemici.

MONITORAGGIO COSTANTE DELLA LIQUIDITÀ

«La disponibilità di cassa è essenziale per affrontare le sfide economiche. Nei periodi di crisi, il Chief Financial Officer (CFO) gioca un ruolo chiave nel garantire la stabilità finanziaria attraverso il controllo giornaliero di incassi e pagamenti, l'individuazione delle tensioni finanziarie e la previsione delle necessità di liquidità», spiega Quintiliani.

PIANIFICAZIONE FINANZIARIA REALISTICA E FLESSIBILE

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«La crisi ha evidenziato l'importanza di una pianificazione integrata tra dati finanziari e operativi. Le aziende devono essere pronte a simulare scenari differenti (ad esempio, in termini di vendite o catena di fornitura) e condurre analisi di sensibilità per identificare i rischi potenziali», prosegue il docente «questo approccio permette di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, senza perdere di vista gli obiettivi strategici. È particolarmente rilevante per le piccole e medie imprese, la cui resilienza si distingue per la velocità di reazione, ma non sempre per l'intensità».

OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI COSTI

«Di fronte all'aumento dei costi delle materie prime e alle difficoltà logistiche, le aziende devono rivedere la propria struttura dei costi, cercando riduzioni efficaci senza compromettere la qualità di prodotti o servizi. È cruciale razionalizzare i processi interni e diversificare le catene di approvvigionamento per evitare interruzioni impreviste», aggiunge l’esperto.

GESTIONE DEL DEBITO E ACCESSO AL CREDITO

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«È fondamentale che le aziende valutino con attenzione la propria esposizione al debito e le opportunità di accesso al credito. Una gestione sostenibile del debito, che includa ristrutturazioni quando necessario e il ricorso a garanzie pubbliche, può migliorare l'accesso al credito. Una gestione proattiva del debito aiuta ad evitare l'insolvenza e a garantire la continuità aziendale anche nei periodi di crisi», spiega Quintiliani.

INNOVAZIONE E TRASFORMAZIONE DIGITALE

«La capacità di adattarsi ai cambiamenti ecologici e tecnologici è cruciale per mantenere la competitività. Investire in innovazione e sfruttare le tecnologie digitali migliora l'efficienza operativa e permette di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato. L'adozione di modelli di business sostenibili e innovativi riduce i rischi legati alle normative ambientali sempre più stringenti», evidenzia il docente.

«Il monitoraggio dello stato di salute delle aziende deve iniziare il prima possibile, idealmente in modo continuativo e strutturato, non solo quando si manifestano segnali di crisi», mette in guardia Quintiliani.

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«Monitorare costantemente permette di identificare eventuali vulnerabilità o inefficienze in modo tempestivo», spiega. «Le aziende devono effettuare analisi regolari di liquidità, solvibilità e performance operative, verificando la capacità di far fronte agli impegni finanziari. Inoltre, una valutazione periodica dei rischi (come l’accesso al credito, l’oscillazione dei costi delle materie prime o le modifiche normative) può aiutare a prevenire situazioni critiche. In un contesto di incertezza economica globale o di crisi settoriali, il monitoraggio diventa ancora più cruciale».

«Le imprese devono adottare sistemi di pianificazione e controllo continuo, con particolare attenzione agli scenari peggiori e una visione lungimirante per affrontare i rischi futuri. In conclusione, monitorare regolarmente lo stato di salute dell’azienda e intraprendere azioni strategiche consente di affrontare con successo le sfide di un contesto economico sfavorevole, mantenendo la competitività e garantendo la resilienza a lungo termine». Giuliano Longo