Carola Landoni: donna leader nella gioielleria aerospaziale

Carola Landoni: donna leader nella gioielleria aerospaziale

Aerland

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Ventisei collaboratori giovani e motivati, un quality manager che fa i salti mortali tra certificazioni e Dichiarazioni Qualifica Processo, un ex dirigente della Aermacchi che lavora a stretto contatto con Carola Landoni - responsabile dell’azienda fondata nel 1993 da papà Giancarlo – e un capofficina in pensione, ma ancora in azienda, per far crescere le nuove leve. E’ impossibile riassumere in poche righe la complessità della Aerland Srl, ma un concetto rende bene l’idea: una Pmi dall’anima artigiana capace di produrre una vera gioielleria meccanica per il settore dell’aerospace.

LE CERTIFICAZIONI? SE NON CE LE HAI NON LAVORI

È facile accorgersene quando Carola Landoni apre alcune cassette di rappresentanza come se fossero scrigni del tesoro: ingegno e precisione sono i punti fermi di una realtà dove nulla si fa senza una certificazione, uno standard rispettato, una compliance internazionale. Perché, racconta la responsabile della Aerland Srl, «se non sei certificato non lavori». Soprattutto, se si parla di Leonardo: «Il 45% della nostra produzione per velivoli ad ala mobile è diretta alle sedi italiane ed estere (Stati Uniti, Inghilterra, Polonia) del gruppo. E quando c’è un problema sul quale serve un confronto serrato, ad affiancarti è la stessa Leonardo».
Questa imprenditrice riesce a rendere semplice ciò che è tremendamente complicato: il passaggio dalla UNI EN ISO 9001:2015 alla EN 9100:2018 (indispensabile per chi produce parti e componenti destinati al settore aerospaziale); la Dichiarazione Qualifica Processo di Leonardo Elicotteri, che si rinnova ogni tre anni, ai cinque processi speciali eseguiti dall’azienda di Sesto Calende (applicazione lubrificante solido, argentatura, cadmiatura, filettatura rullata esterna, ossidazione anodica-solforica del titanio e passivazione); il Codice NATO Ncage AJ036 attributo all’azienda dal Ministero della Difesa italiano; la specifica internazionale AMS-00-P- 416 per la cadmiatura della bulloneria.

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NON POSSIAMO PERMETTERCI ALCUNA FANTASIA, MA LOTTO PER LE MIE IDEE

Ciò che conta è la tensione alla performance, l’attenzione all’eccellenza, il coraggio di accettare sempre nuove sfide. Tutto questo, Carola Landoni l’ha imparato da suo padre: «Le sue qualità sono sempre state la competenza, la forza, la lungimiranza. E nell’anima è sempre stato un produttore vero che, dalla Officine Meccaniche Paolo Ceriani alla Aerland Srl, si è messo al servizio di quelle specializzazioni che, angora oggi, fanno la differenza». Ecco perché questa imprenditrice sa di potercela fare. Donna in un ambiente di uomini, temprata dalle difficoltà quotidiane del fare impresa e affascinata «dalla famiglia di imprenditori dalla quale provengo, nel 2000 sono entrata alla Aerland Srl: tredici anni fa una fra le prime aziende a far parte del Distretto aerospaziale lombardo. Da figlia unica, questo passaggio l’ho vissuto come un riscatto: mi piace ed è la mia vita. Le difficoltà? All’ordine del giorno, ma mi batto per far rispettare le mie idee». Certezze del fare impresa? «Una sola: lavorando su disegni del cliente non possiamo permetterci alcuna fantasia».

I FIORI ALL’OCCHIELLO: GALVANICA E RULLATURA. MA ARRIVERA’ ANCHE LA NADCAP

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In quest’azienda dove il metodo è un must, Carola Landoni vive i suoi giorni rinunciando a vita sociale e tempo libero: «E’ anche grazie ad uno studio continuo se siamo riusciti a renderci autonomi per poter controllare ancora meglio la qualità dei nostri prodotti: l’apertura di un reparto di galvanica selettiva (possiamo applicare trattamenti diversi alle diverse parti di un pezzo) e la rullatura dei filetti (anche questa eseguita internamente) sono i nostri fiori all’occhiello. Al nostro interno non siamo attrezzati per i controlli non distruttivi, ma per questi ci affidiamo ai Laboratori Bytest di Torino, realtà che opera in conformità con l’accreditamento NADCAP (National Aerospace and Defense Contractors Accreditation Program). Un accreditamento sul quale lavoreremo prossimamente per certificare i nostri processi speciali e ci permetterà di aumentare ulteriormente qualità ed efficienza per lavorare con altri, grandi colossi del settore». Un obiettivo in parte già raggiunto – la Aerland Srl collabora anche con il Mecaer Aviation Group di Borgomanero e alcune realtà canadesi per i particolari del servocomando e del carrello – e che deve tenere il passo con una rivoluzione tecnologica supersonica nel campo delle materie prime super selezionate.

QUI SI USA L’ACCIAIO MIGLIORE, MA SE SBAGLI SEI “NON CONFORME”

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Il vero muscolo della Aerland Srl è l’acciaio. Lo racconta la responsabile dell’azienda: «Principalmente acquistiamo i materiali dagli Stati Uniti, ma ci sono anche intermediari italiani che si rivolgono a produttori europei. L’acciaio che viene trasformato alla Aerland deve essere di particolare durezza e resistenza. E’ per questo che qui si trattano materiali bassolegati (in questi ultimi anni il costo è triplicato) che sono il top del mercato. Penso al 43.40, particolarmente adatto alle tensioni extra. La Böhler-Uddeholm è l’unico fornitore in grado di offrire una qualità altissima: infatti, proprio perché il migliore sulla piazza, ho ordinato un lotto un anno fa e lo riceverò nel febbraio 2025. E ogni barra deve avere la sua carta di identità, perché se sbagli paghi». E’ a questo punto che i sistemi gestionali diventano fondamentali: «Ne abbiamo due: uno ci è stato fornito da Leonardo, mentre l’altro l’abbiamo acquistato noi. Entrambi ci garantiscono una tracciatura completa della produzione, della quantità di materiali usati, del numero di pezzi (miniserie), delle ore lavorate, di come possiamo efficientare le nostre prestazioni e delle scadenze di consegna. Perché anche un solo ritardo segna l’azienda come “non conforme”».


PASSAGGIO GENERAZIONALE? VEDREMO. L’IMPREDITORE DEVE AVERE MORDENTE

La gestione aziendale è fatta di alti e bassi che Carola Landoni descrive così: «Il momento più brutto è quando manca il lavoro e, di conseguenza, quella visibilità che è indispensabile per aumentare le commesse. Quello più bello, invece, quando il lavoro c’è». E’ questa la miglior garanzia per un’azienda che guarda al futuro e a quella continuità che anche un passaggio generazionale può dare: «Ho due figlie – conclude la responsabile della Aerland Srl – ma è ancora presto per dire se un domani prenderanno le redini dell’azienda. Per ora, la figlia più grande di ventidue anni è in azienda da due e si sta facendo le prime esperienze. L’altra, di diciannove, si è diplomata da poco e deve ancora decidere che corso dare alla sua vita. Comunque, preferirei che entrambe scegliessero la loro strada da sole, perché la vita da imprenditore richiede mordente».

Una meccanica d'eccellenza