Sostenibilità in azienda: quali benefici e quali costi per le Pmi? Diretta il 14 luglio

Sostenibilità in azienda: quali benefici e quali costi per le Pmi? Diretta il 14 luglio

Dentro la definizione di “transizione energetica” ci sono implicazioni e sfaccettature con le quali probabilmente inizieremo a prendere davvero confidenza nei prossimi mesi o anni. Ma, di certo, trova posto una certezza: la transizione energetica è un processo dal quale le Pmi non potranno tirarsi indietro, perché – così come sta accadendo per la transizione digitale – consumatori, finanza e mercato chiederanno conto dell’attuazione di tutte le procedure necessarie per ridurre l’impatto sull’ambiente e adottare tutte le strategie per contribuire a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Per queste e altre ragioni non è un caso che la missione strategica “rivoluzione verde e transizione ecologica” incardinata nelle sei del Pnrr abbia ottenuto la fetta più corposa dei finanziamenti del piano di sostegno al rilancio nazionale: 68,6 miliardi, di cui 59,3 dall’Europa e 9.3 dal fondo complementare italiano.

Qualche numero: solo il 6% delle imprese è “arrivata al traguardo” del percorso della duplice transizione del nuovo millennio, quella digitale e quella ecologica. Quasi 2 imprese su 3, di contro, sono ancora ai blocchi di partenza: lo rivela un’indagine di Unioncamere e Centro Studi delle Camere di Commercio Gugliemo Tagliacarne su un campione di 3.000 imprese manifatturiere.

Se sono poche le imprese Green&Digital (G&D) che nel 2020 hanno raggiunto la meta avendo già investito sia in eco-innovazione sia in digitalizzazione, il 26% dell’imprenditoria manifatturiera si trova a metà strada, avendo investito nella sostenibilità ambientale o in Industry 4.0. Tuttavia la stragrande maggioranza delle imprese (62%) non ha investito e non ha intenzioni di investire né in sostenibilità ambientale né in digitalizzazione. Mentre una piccola quota di imprese (6%) pur non avendo ancora investito nella duplice transizione ha messo in programma di investire nel green e/o nel digitale.

Il dubbio, per tutti, è: da dove partire? Come procedere? Dove arrivare? Ne parleremo mercoledì 14 luglio alle ore 12 in occasione dell’appuntamento di Item d’Impresa dedicato alla “Sostenibilità in azienda: benefici, costi e progetti per le Pmi” al quale parteciperanno tre esperti del tema: Stella Gubelli, professore di economia aziendale all’università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile dell’area consulenza di Altis (Alta scuola impresa e società); Davide Baldi, esperto ambientale di Artser; Giorgio Caporaso, architetto e designer esperto di economia circolare, di cui è stato in un certo senso un antesignano.

Un’occasione per aprire un dibattito franco, concreto, sulle reali modalità attuative di una transizione ecologica a misura di piccola e media impresa, ma anche una riflessione sugli errori compiuti in occasione del piano nazionale di digitalizzazione (impresa 4.0) affinché modalità, strategie e destinatari non rimangano anche questa volta in particolari le grosse aziende, le industrie e le multinazionali.

Approfondiremo anche il tema della sostenibilità economica della transizione ecologica, dei benefici e dei tempi per giungere ad un adeguamento funzionale e realmente responsive.

Insomma, dato per assodato che ogni cambiamento susciti inevitabilmente preoccupazione, si cercherà di ragionare oltre gli schemi per offrire delle linee guida agli imprenditori alla guida di aziende di piccole e medie dimensioni.

Transizione ecologica