Scuola e lavoro, serve un dialogo forte: le imprese sono pronte
Quando si parla di giovani e lavoro si parla, sempre più a livello regionale e nazionale, di mismatch: le aziende cercano disperatamente figure professionali che le aiutino ad affrontare le nuove sfide dell’innovazione e della sostenibilità, ma con scarsi risultati. La survey di Confartigianato Imprese Varese a Licei, Istituti Tecnici e Professionali, Its e Università ha raccolto 2.277 risposte e ha anche posto al centro del dibattito numerosi punti interrogativi su come scuole, famiglie, ragazzi e aziende possano incontrarsi per dare il via ad un confronto ad ampio spettro che possa aiutare tutti, istituzioni comprese, ad affrontare e risolvere in modo costruttivo il problema.
Quindi, non si deve solo parlare di quale futuro professionale attenda i giovani ma anche di quale futuro attenda le aziende. In questo video, realizzato da Confartigianato Varese, alcune riflessioni sulle strategie che potrebbero cambiare le sorti di chi cerca un lavoro e di chi, un lavoro, è pronto ad offrirlo.
Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese
Da parte nostra puntiamo da tempo sugli Its, e lanciamo un appello a tutte le scuole e istituzioni del territorio per far capire alle famiglie che là fuori c’è un mondo di imprese che cerca figure professionali alle quali offrire un lavoro con retribuzioni di assoluto valore
Umberto Rega, manager formazione per le aziende Artser
Guardiamo il fenomeno della formazione anche dal punto di vista del calo demografico che sta interessando da anni il nostro Paese e che nel prossimo futuro avrà ricadute pesanti anche sulla nostra provincia. Abbiamo bisogno di persone consapevoli. Ma ne servono tante
Antonio Belloni, coordinatore Centro Studi Imprese Territorio
Bisogna costruire una relazione solida e duratura tra ragazzi e aziende per capire cosa si può fare per forgiare pezzi unici e non semplici parti di ricambio
Grazia Cerini, consigliere delegato e direttore generale di Centrocot, componente del Comitato Tecnico Scientificio di Fashion Academy Its Cosmo
Il tessile è innovazione, ricerca e sviluppo. Ma c’è un problema: i ragazzi fuggono quando si parla di tecnica, e invece è su questa che dobbiamo mettere l’accento
Benedetto Di Rienzo, presidente Fondazione Its Incom
I ragazzi portano nelle aziende quell’intelligenza pratica di cui c’è bisogno. E in futuro, anche a livello sociale, le imprese dovranno sempre più esaltare questa qualità unica dei ragazzi
Michele Fabbrini, direttore Filiera Formativa Its Lombardo Mobilità Sostenibile
Sul territorio lombardo, nel triennio 2021-2025, è previsto un fabbisogno di manodopera nel settore della meccanica di 28.500, eppure se ne formano solo 6.500. Nel settore benessere, invece, ci sono 22.000 ragazzi iscritti ai corsi contro una domanda di 6.000 unità. Dobbiamo partire dalle famiglie
Alberto Rimoldi, presidente Fondazione Its Red Academy
Entrare nel mondo del lavoro con le competenze relative al saper fare: è questo a cui tendono gli its anche attraverso gli stage e i continui contatti in azienda. Le imprese capiscono il valore di questa formazione
Annalisa Grimaldi, professoressa di Zoologia, responsabile dei laboratori scientifici tematici, membro delle Commissioni Placement e Orientamento Università degli Studi dell’Insubria
L’iperspecializzazione in specifici settori è vantaggiosa a breve termine ma non sul lungo. Ecco perché le università devono creare menti flessibili dotate di conoscenze abbastanza ampie per realizzare sempre nuovi progetti che si adattino alle nuove esigenze del mercato del lavoro
Eliana Minelli, professoressa associata e responsabile Labskill – Next Generation Competences LIUC Università Cattaneo di Castellanza
Due sono gli aspetti sui quali confrontarsi: una forza lavoro sempre più matura e sempre meno giovani sul mercato causa il calo demografico. Dobbiamo prenderci cura dei giovani sin dalla tenera età, perché i ragazzi devono puntare sì alla carriera ma anche ad una vita soddisfacente
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