Il tema ESG è diventato parte determinante del processo di sviluppo e crescita delle piccole e medie imprese e sarà il filo conduttore della politica economica nel corso del 2024.
Per questo il Gruppo Artser ha lanciato un processo di informazione, formazione, consulenza e sostegno attivo delle Pmi finalizzato a sostenere gli sforzi di mantenimento all’interno della catena di fornitura, ad assicurare un più efficace accesso al credito, a favorire il miglioramento delle performance e a garantire un elevato livello di competitività, efficienza e retention dei talenti, soprattutto giovani.
Il progetto si sviluppa su due binari: un ciclo di sette appuntamenti pubblici rivolti alle imprese e due tavole rotonde nella sede di Origgio di Faberlab powered by Arburg e una assistenza qualificata di professionisti specializzati in grado di portare in azienda e gestire tutte le variabili ESG (Environmental, Social e Governance) al fine di raggiungere un alto livello di sostenibilità.
Il ciclo di appuntamenti inizierà il 13 dicembre alle 18 con l’incontro “La sostenibilità in azienda: cosa vuol dire? Cosa devi fare oggi e cosa ti sarà richiesto domani? Quali sono i rischi? Quali opportunità di ricavi?” per concludersi a giugno con un evento di educational entertainment.
L’azione di accompagnamento è già in corso e coinvolge tutte le professionalità di Artser.
LA SOSTENIBILITA' ESPRIME FIDUCIA
Adottare e comunicare i principi ESG è, d’altronde, necessario per generare fiducia su quattro livelli: tra i clienti (che effettuano le loro scelte valutando la sostenibilità del fornitore), sul mercato (che esprime interesse e attenzione per le aziende che adottano politiche di sostenibilità), nelle persone (che scelgono anche in base ai principi di sostenibilità dove lavorare) e tra le istituzioni (banche comprese) che erogano credito, agevolazioni e finanziamenti misurando il tasso di sostenibilità raggiunto.
Nella riflessione del direttore generale di Artser, Mauro Colombo, c’è un primo pilastro del progetto: «Sostenibile è ciò che esprime fiducia perché appare credibile e certo».
Perché l’equazione sia tale, tuttavia, la credibilità deve essere documentata attraverso appositi report (già obbligatori per le aziende sopra una certa dimensione) e la certezza/garanzia deve essere espressa in termini di continuità e stabilità.
Le aziende, grandi e piccole che siano, hanno insomma davanti a sé un bivio: aderire o meno al principio della sostenibilità. E farlo subito. A seguire dovranno scegliere la modalità con la quale aderire
«Il nostro sistema è orientato alla sostenibilità. Ha la responsabilità sociale di accompagnare e guidare le imprese nei momenti di cambiamento, fornendo soluzioni, strumenti e persone valide professionalmente. Lo ha fatto nel passato (durante la crisi finanziaria e in occasione della pandemia) e lo sta facendo oggi» dice Colombo.
IL FUTURO E' GIA' PRESENTE
«Con questo progetto si apre un nuovo modo di affiancare l’impresa» rilancia Jacopo Brioschi, coordinatore area innovazione e sviluppo Artser, che parla di «percorso da compiere per le aziende, senza demagogie né paure». Perché quel che sembra il futuro, in realtà è già presente. Non a caso il percorso ruota attorno al claim “Il futuro è oggi”.
Per iniziare occorre che le aziende inizino a conoscersi, a capire quali obiettivi perseguire nell’ambito dei criteri ESG e a scegliere attraverso quali strumenti attuarli: per questo è utile un assessment.
«Penso poi al tema certificazioni – dice Brioschi – Non c’è una certificazione ESG specifica. Ci sono più di sessanta possibili certificazioni sottostanti a un bilancio ESG e una azienda non le può adottare tutte: sarebbe impensabile. E quindi strategico domandarsi: cosa è importante certificare e cosa no per accrescere il business aziendale?».
Lo stesso vale per l’ambiente: ci sono molte cose da fare. Dipende dal singolo imprenditore scegliere le più importanti per le attività che vengono svolte in azienda.
«A proposito di governance, infine – prosegue Brioschi – va bene la 231, che assicura rispetto ai reati ambientali, ma è fondamentale altresì garantire un corretto governo dell’azienda perché possa continuare a stare in filiera».
GLI EVENTI IN CALENDARIO
Di questo si discuterà nel corso degli eventi in calendario, con location sempre il Faberlab powered by Arburg di via Saronnino 86, dal 13 dicembre al mese di giugno. Un viaggio pensato per carotare il significato del termine ESG e renderne l’applicazione pratica. «L’ESG è una conseguenza naturale e ineludibile per lo sviluppo delle aziende sul mercato, e impatta direttamente sui ricavi e sui consumi, ai quali sappiamo che sono già oggi attentissimi gli imprenditori. Questo vale sia per le imprese impegnate nel B2B che per quelle concentrate sul B2C» è la riflessione della responsabile Marketing e Commerciale, Elena Ambrosoli, che ricorda come in occasione di due appuntamenti (società benefit e sostenibilità finanziaria), il ciclo potrà contare sul contributo di istituti bancari: Bper Banca e Intesa Sanpaolo. Con la prima si affronterà il tema del rating che gli istituti di credito attribuiscono alle imprese con un processo di sostenibilità avviato o in fase di partenza. Con la seconda il tema al centro del confronto saranno le società benefit che, oltre a perseguire un profitto economico, si impegnano a generare un impatto positivo su società e ambiente.
Strategiche pure le tavole rotonde durante le quali si approfondiranno i passaggi determinanti che dovranno compiere le aziende appartenenti a settori investiti più di altri da percorsi di sostenibilità, e dove il fattore certificazioni è più strategico, come la plastica, il tessile/moda e il design.
A chiusura del percorso, uno spettacolo di educational entertainment durante il quale i partecipanti saranno suddivisi in squadre che si sfideranno per “la salvezza di Pianta”. Un modo per incrementare, con leggerezza, il senso di responsabilità nei confronti dell’argomento. Protagonisti: Massimo Bustreo (psicologo del consumo) e Luciano Canova (economista comportamentale).