
L’innovazione divide le imprese: c’è chi cresce e chi resta indietro
L’innovazione divide il mercato: alcune imprese crescono, altre restano indietro. Formazione, visione e strategie per non essere tagliati fuori
L’innovazione divide il mercato: alcune imprese crescono, altre restano indietro. Formazione, visione e strategie per non essere tagliati fuori
Tra costi in crescita e sfide digitali, le Pmi devono innovare supply chain e competenze per tornare competitive
Regole fiscali stabili per cinque anni e incentivi: chiave per far crescere le Pmi e attrarre investimenti esteri in Italia. Marco Ghezzi (Cattolica): «L’Unione Europea torni a fare politica industriale per riportare alcune produzioni strategiche al suo interno»
Nel panorama industriale contemporaneo, l'evoluzione tecnologica sta segnando il passaggio dall'Industria 4.0 a Transizione 5.0, due fasi fondamentali nella storia della produzione e della gestione aziendale che conciliano la tecnologia con il fattore umano. Ma non mancano le differenze e gli spunti per le imprese
Abbiamo raccolto le considerazioni del professor Fabrizio Pagani, già capo segreteria tecnica del Mef con uno sguardo rivolto al futuro delle imprese. «Rispetto ad altre misure di politica economica, facilitare gli investimenti privati costa meno. In questo modo si può alzare la linea di base della crescita del nostro Paese»
Se Industria 4.0 si è concentrata sull’ottimizzazione della resa dei macchinari connettendoli fra loro, e sulla lettura dei dati per efficientare la produttività, la quinta rivoluzione industriale punta alla sempre più equilibrata tra le tecnologie di nuova generazione (alle quali affidare i compiti più ripetitivi) e gli esseri umani
Da Industria 4.0 al nuovo ddl Made in Italy, alle imprese da tempo si chiede di transitare verso modelli più tecnologici e green di produzione. Ma quali difficoltà incontrano le Pmi? Ne parliamo con Anna Menozzi, professore associato di Economia e gestione delle imprese del dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale
Abbuonati i lodevoli tentativi delle leggi Sabatini dedicate al ricambio e all’acquisto di beni strumentali, e preso atto della tinteggiata del Piano Impresa 4.0, siamo capaci di pensare ed esprimere una politica industriale per le piccole e medie imprese?
In occasione dell'ultimo Item abbiamo provato a capire quale è il futuro della meccanica, alla luce delle trasformazioni digitale ed ecologica. Parole d'ordine: competenze e formazione permanente. E poi risparmiare sull'energia elettrica
Serve un revamping delle competenze, dice il professor Marco Taish (Politecnico). Perché se l’auto corre più veloce, bisogna trovare qualcuno che la sappia guidare: «E oggi, nelle pmi italiane c'è un gap perché non abbiamo né la quantità, né la qualità di persone per affrontare l'I4.0