
La filiera corta come opportunità strategica per le Pmi
Accorciare le catene di fornitura: ecco i benefici a imprese, territorio e sostenibilità
Accorciare le catene di fornitura: ecco i benefici a imprese, territorio e sostenibilità
Una strategia non limitata all'agroalimentare che taglia costi, migliora controllo qualità e protegge dalle crisi globali. La docente Liuc spiega perché è una leva competitiva cruciale
Le Pmi italiane sono esposte a rischi globali senza saperlo. Chi ha due fornitori per componenti critici riduce del 60% le interruzioni produttive. Serve mappare le catene del valore oltre il primo livello
In un contesto economico sempre più competitivo, le piccole e medie imprese si trovano di fronte alla sfida cruciale di migliorare la propria produttività totale dei fattori
Così come lo fanno moltissime famiglie, lo stanno facendo moltissime imprese. Si sta avviando un ciclo di revisione della spesa, che non significa un taglio netto e indiscriminato dei costi, ma un più elaborato arbitraggio: è ora di scegliere i fornitori più convenienti
La sicurezza e l’orientamento di politica estera di questo periodo sta dando vita a nuove alleanze commerciali, non più motivate dalla ricerca esclusiva di fornitori a basso costo di materie prime e lavoro
È necessario stilare una mappa di provenienza delle commodity e una rete geografica e fisica dei fornitori, che aiutino a orientarsi in un mondo nuovo. Mappare significa sviluppare un sesto senso per i rischi, immaginare soluzioni diverse, e orientare le attività dell’impresa in una modalità diffusa e non circoscritta
Con Alessandra Colonna (ad di Bridge Partners) e Antonio Belloni (consulente senior di direzione di Confartigianato Varese) facciamo il punto su un tema strategico per le imprese: la negoziazione. Vietato improvvisare: occorre prepararsi, avere chiaro ciò che si vuole, comunicare bene e saper ascoltare
Una buona gestione degli approvvigionamenti può creare valore in cinque aree connesse alla fornitura, aree che creano altrettanti preziosi vantaggi competitivi: l’innovazione, la qualità, la sostenibilità, la velocità e la riduzione dei rischi
Se due terzi dell’impronta Esg (ambientale, sociale e di governance) che l’impresa lascia dietro di sé dipendono dai nostri fornitori, è bene imprimere sul rapporto che abbiamo con loro le azioni per essere sostenibili