Essere italiani vuol dire anche riuscire, con un semplice sorriso, a strappare simpatia. A guadagnarsi un’accoglienza che non è mai scontata. Ad avere quindi un vantaggio preliminare sulla concorrenza. Bisogna poi aggiungere l’eccellenza dei prodotti e quel “genius” che spinge sempre a rinnovarsi. Se fosse una ricetta, la spedizione in Oman avrebbe questi ingredienti. E funzionerebbe. Sono quattro le aziende del Nord Italia rappresentate da Matteo Campari, export specialist di Artser, interprete e mediatore. Quest’ultimo e gli imprenditori si trovano a Idf, la Interior Design Furnishing Expo nella capitale Muscat. Torneranno venerdì.
Idf Oman è dedicata a tutti gli operatori del settore, dai progettisti agli architetti, dagli imprenditori agli hotel manager, dai rivenditori agli acquirenti. La fiera copre tutti gli aspetti dell’arredamento per la casa, finiture d’interni, attrezzature indoor e outdoor, luxury lifestyle, tessile, illuminazione, arredobagno e ristrutturazione. Non perdete l’occasione di partecipare a IDF Oman, la piattaforma ideale per esplorare le opportunità di business in una regione in forte crescita.
Presenti, con Campari, Manufatti Epis e Cam Arredamenti di Arcisate (Varese), De Pasquale Impianti di Bisuschio (Varese), Slayers Blades di Oggiona con Santo Stefano, ancora in provincia di Varese. Non hanno potuto non notare questo livello crescente di visitatori, rispetto alle scorse edizioni. Sia perché è rientrata l’emergenza pandemica, sia perché questo tranquillo Paese della penisola arabica è diventato centrale nelle dinamiche della zona, la fiera brulicava. Persiani, soprattutto. Gente del posto. Poi europei. Dal pomeriggio, però: qui i ritmi sono diversi, al mattino ci si alza tardi. Posto che vai, usanze che trovi. «Tanti si fermano, attirati dal fatto che queste aziende siano italiane – spiega l’esperto – ma le loro non sono curiosità sterili. Sono domande precise, tecniche. Un bilancio ottimo, nei primi tre giorni, perché a instaurare i contatti con le nostre aziende sono stati architetti, soprattutto, e studi di progettazione».
Si tenga anche conto che queste aziende si approcciano al mercato omanita per la prima volta. Un iter intenso: il blocco del canale di Suez non ha aiutato nei trasporti delle merci, né nei costi. Ne è valsa la pena, perché sono state prese d’assalto con Campari lì, a mediare. Questo coraggio di presentare cose nuove ha quindi premiati, in termini di contatti. I potenziali acquirenti erano incuriositi da quella lampada da esterno che si carica a pannelli solari, senza filo. O da quella stazioncina di approvvigionamento energetico che va sottoterra con un piccolo ascensore. Quando all’eleganza del design italiano si aggiunge l’innovazione, davvero ci sono pochi rivali al mondo.