In un contesto internazionale e locale caratterizzato da grandi sfide e incertezze, le piccole e medie imprese hanno l'opportunità di trasformare queste difficoltà in occasioni di rilancio e sostenibilità a lungo termine grazie a un nuovo concetto di supply chain.
Le innovazioni tecnologiche come l'intelligenza artificiale e la stampa 3D, per esempio, possono supportare le Pmi nella gestione del rischio e nella produzione di beni personalizzati, migliorando la flessibilità e l'efficacia. Inoltre, la creazione di reti di fornitura collaborative può facilitare l'innovazione e la sostenibilità, permettendo alle imprese di diventare partner affidabili e innovative. Il professor Federico Caniato, docente ordinario di Supply Chain e Procurement Management alla School of Management del Politecnico di Milano, ci offre una panoramica su come le piccole aziende possano affrontare un panorama in costante evoluzione.
Eventi come la pandemia, le tensioni geopolitiche e i cambiamenti climatici hanno causato interruzioni significative nelle catene di fornitura globali. Le restrizioni di viaggio e le chiusure di confini hanno rallentato il flusso di beni, mentre i conflitti bellici hanno aumentato i costi e i rischi associati al commercio internazionale. Inoltre, eventi climatici estremi, come le alluvioni e gli incendi, hanno interrotto la produzione e la distribuzione di materie prime essenziali.
Dato che la supply chain, o catena di fornitura, comprende l'intero ciclo di vita del prodotto, in un mondo sempre più globalizzato la sua gestione è diventata cruciale per la competitività delle imprese. In questo contesto, le Pmi si trovano ad affrontare sfide senza precedenti ma anche nuove opportunità. La loro capacità di adattamento e flessibilità può diventare un vantaggio significativo. La chiave sta nel saper cogliere queste opportunità attraverso l'innovazione, l'adozione di nuove tecnologie e la creazione di reti di fornitura collaborative.
Ne è convinto il professore Federico Caniato, che esplora in dettaglio come le Pmi possono affrontare queste sfide e trasformarle in opportunità, mettendo in luce l'importanza della sostenibilità, dell'innovazione tecnologica e della collaborazione tra i tanti attori della supply chain.
Come vede l'evoluzione degli scenari internazionali nel contesto delle catene di fornitura?
Lo scenario attuale è chiaramente molto incerto e in continua evoluzione. Ci sono grandi tensioni geopolitiche fra i grandi Paesi e tanti aspetti locali che però hanno degli impatti. Un esempio? le difficoltà delle navi di passare nel Canale di Suez da qualche anno a causa degli attacchi terroristici, che allungano i tempi di fornitura. Inoltre, abbiamo visto impennate dei prezzi delle materie prime, scenari bellici come il conflitto in Ucraina, e vari impatti climatici. Questi problemi possono però diventare occasioni di orientamento delle catene di fornitura verso Paesi più sicuri e vicini a noi, favorendo le Pmi italiane e offrendo un'opportunità di rilancio.
Le recenti direttive europee sulla sostenibilità stanno avendo un impatto significativo su tutte le industrie. Quali sono le implicazioni più importanti per le Pmi?
Le nuove normative europee richiedono alle grandi imprese di fare attività di reporting sulla sostenibilità, e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive approvata a maggio 2024 chiede anche di monitorare la catena di fornitura. L'obiettivo è promuovere comportamenti aziendali sostenibili e responsabili nelle operazioni delle imprese e lungo le loro catene di valore globali. Le nuove regole garantiranno che le imprese soggette all'obbligo identifichino e affrontino gli impatti negativi sui diritti umani e sull'ambiente delle loro azioni, sia all'interno che all'esterno dell'Europa. Le Pmi dovranno quindi fornire informazioni sul loro impatto ambientale e sociale per lavorare con grandi clienti in tutta Europa. Questo monitoraggio potrebbe diventare un'opportunità, poiché dimostrare virtuosità renderà le Pmi preferibili rispetto ad altre meno capaci di fornire le informazioni richieste.
Come possono l'innovazione e le nuove tecnologie aiutare le Pmi in questo contesto? Può fare qualche esempio pratico di tecnologia emergente che sta trasformando il settore?
Le innovazioni tecnologiche sono molte, soprattutto per la raccolta, elaborazione e trasmissione delle informazioni. Le applicazioni dell'intelligenza artificiale (AI), per esempio, permettono di interpretare e combinare diverse fonti di informazioni, migliorando il monitoraggio e la gestione del rischio nella catena di fornitura. Altri esempi includono l'uso dell’AI per lo scouting dei fornitori e le negoziazioni automatizzate, oppure la stampa 3D che permette alle Pmi di fare prodotti personalizzati in piccoli volumi, migliorandone la flessibilità e l'efficacia.
Quali sono i vantaggi nel creare reti di fornitura collaborative e come possono le Pmi sfruttare queste reti?
La collaborazione è fondamentale, anche se difficile. Permette di essere non solo fornitori ma partner, facilitando l'innovazione e la sostenibilità. La collaborazione richiede un rapporto stretto e coordinato, necessario per differenziarsi dai fornitori generici. Questo è particolarmente vero per la sostenibilità e l'economia circolare, che richiedono innovazione sin dall'inizio e una gestione collaborativa.
Qualche consiglio finale per chi vuole adattare la propria catena di fornitura alle esigenze del 2024?