Favorire uno scambio biunivoco che permetta, da un lato, ai più giovani, nativi digitali, di supportare le figure senior nell’approccio alle nuove tecnologie e, dall’altro, ai lavoratori più ‘maturi’ di trasmettere alle nuove leve tutto il know how appreso sul campo nel corso della loro carriera aziendale.
E’ questo uno dei punti chiave a disposizione delle imprese per affrontare in modo adeguato il tema della formazione degli over 55 in azienda, una questione centrale che il mondo delle Pmi non deve trascurare per riuscire a rimanere competitivo sul mercato. A sostenerlo è Annalisa Dordoni, ricercatrice in Sociologia dei processi economici e del lavoro presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, che coordina la linea di ricerca "Digital inequalities, social capital inequalities, and working activities among pre-senior and senior workers in the Metropolitan area of Milan’ del progetto DIGITAL-AGE, "Ageing in a DIGITAL world’.
L'obiettivo principale di filone di indagine è in particolare, analizzare le interrelazioni tra disuguaglianze digitali ed esperienze lavorative di lavoratori e lavoratrici over 55 nell'area metropolitana milanese, adottando una prospettiva di genere e considerando le questioni del lavoro di cura da remoto quando si lavora da casa.
Perché è importante formare i dipendenti senior in azienda sul digitale?
Ci sono due fattori molto importanti - che interessano in particolare il contesto italiano - per cui è importante che le Pmi affrontino in modo mirato il tema delle competenze dei dipendenti senior in azienda, anche per quanto riguarda il digitale: invecchiamento della popolazione (che comporta un aumento della presenza numerica di lavoratori e lavoratrici senior nella società e quindi anche nel lavoro, rispetto ai giovani che saranno in futuro sempre meno) e l’aumento dell'età pensionabile (che implica il restare necessariamente attivi nel mondo del lavoro per più anni della propria vita, anche in età matura).
Qual è l'approccio più efficace per fare formazione sul digitale a questo target?Sicuramente l’approccio più efficace, con l'obiettivo di mantenere questi lavoratori e lavoratrici in azienda - rendendoli anche in grado di trasmettere conoscenze ai dipendenti più giovani - consiste nel promuovere il passaggio intergenerazionale delle competenze. In sintesi, i giovani dovrebbero supportare sul digitale i colleghi senior che, a loro volta, dovrebbero aiutare le nuove leve sulle questioni per cui ci vuole più esperienza lavorativa. Ci dovrebbe essere uno scambio intergenerazionale e, allo stesso tempo, un passaggio di consegne fra generazioni attraverso la condivisione di skills digitali e di esperienze acquisite grazie all’età.
Può farci 5 esempi concreti di come si può fare formazione in modo efficace a questo target di lavoratori?
Inoltre, si potrebbero creare spazi e comunità digitali per lavoratori e lavoratrici senior, come chat in cui condividere esperienze e questioni sul lavoro online e da remoto e accedere a risorse utili per il lavoro da remoto e la vita quotidiana.
Infine, è necessario pensare a metodi di ricerca e sviluppo di strumenti che siano progettati tenendo conto di lavoratori e lavoratrici senior, con un'attenzione ad accessibilità, usabilità e facilità d'uso. Monica Giambersio