News

Diventare grandi nelle piccole imprese: «I senior? Ci hanno aiutato a diventare grandi»/6

Diventare grandi nelle piccole imprese: «I senior? Ci hanno aiutato a diventare grandi»/6
C0667T01

«E’ stata una bella esperienza e lo sarà ancora»: a volte basta una semplice frase per descrivere quello che provano i giovani una volta entrati in una piccola e media impresa. Lo stage, il tirocinio, l’apprendistato: l’esperienza di cui parlano un po’ tutti inizia così. Un passo alla volta. Come accade anche a Matteo Pagani (23 anni) e Matteo Ortalli (27 anni) che incontriamo alla C.T. & T. di Marco e Cesare Colmegna, azienda specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione. Sesta puntata del viaggio di Confartigianato Imprese Varese alla scoperta delle nuove generazioni che hanno trovato nelle Pmi il lavoro che fa per loro.

Matteo Pagani: «Uso testa, logica e volontà. E imparo veramente un lavoro»
«Alla C.T. & T. ci sono arrivato per caso tre anni fa dopo un’esperienza in un’azienda dove il lavoro era organizzato con dinamiche standard: soddisfazioni poche. Cercavo altro. Da Marco e Cesare Colmegna ho trovato colleghi qualificati, esperienza e formazione: ora conosco la programmazione CAD/CAM, ho imparato a saldare, mi viene permesso di provare cose sempre nuove anche se, a volte, sbaglio», dice il ventitreenne di Lainate. Che scommette sull’importanza di acquisire una maggiore manualità e di proseguire quel percorso che «mi sta facendo diventare grande. Perché alla C.T. & T. non sei un numero e, soprattutto, affronto e risolvo i problemi usando non solo la testa e la logica ma anche tanta volontà». Lavoro faticoso? «Certo, ma a casa mi porto tante soddisfazioni». La via verso il futuro è tracciata: «Non so quale sarà il mio, ma so invece cosa voglio fare in azienda: organizzarmi, gestire il mio tempo ed entrare nel vivo di una realtà dove il rapporto con le vecchie generazioni è bellissimo perché non nascondono ciò che fanno. Anzi, partono sempre dal presupposto che il vero valore aggiunto del lavoro è insegnartelo. Ed è per questo che i concetti ti vengono spiegati anche tre volte».


Matteo Ortalli: «Qui ho trovato il mio futuro e la mia sicurezza»

CT&T

Studia al “Giulio Riva” di Saronno e, grazie a questa scuola, alla C.T. & T. ci entra in alternanza scuola-lavoro. Poi arriva il momento dell’apprendistato, e Matteo impara ad usare frese manuali, CAM, rettifiche, trapani a bandiera, presse e a smontare gli stampi: «E’ stata ed è una bella esperienza perché non è vero che una piccola e media impresa non possa dare le stesse certezze di una grande industria. Anzi, qui si impara a lavorare su macchine diverse per poter svolgere lavori sempre diversi. Conoscere la complessità delle lavorazioni, e dei singoli passaggi, ti aiuta a capire la completezza di ciò che stai facendo e ad assumere maggiori responsabilità», dice con entusiasmo il ventisettenne. Timido a tal punto che «nonostante conoscessi già alcuni responsabili, è passato un po’ di tempo prima che riuscissi ad ambientarmi. Però, tutto si risolve quando incontri colleghi che si dimostrano disponibili a darti una mano su tutto. Alla C.T. & T. si convive con tranquillità e serenità». E’ anche grazie a questa vicinanza tra generazioni che Matteo Ortalli ha capito cosa vuole fare da grande: «Ho sempre apprezzato il lavoro manuale, ma cercavo l’impresa giusta che mi potesse dare le opportunità giuste. Essere fresatore mi fa sentire parte di qualcosa di grande: qui ho trovato il mio futuro e la mia sicurezza».

Marco Colmegna: «Ai giovani bisogna dare spazio e tempo, perché più li segui e più ti seguono»
Compiuti cinquant’anni, da dieci è amministratore delegato della C.T. & T. e dice: «I giovani crescono in fretta, e possono prendere il posto della vecchia guardia in maniera adeguata perché dimostrano voglia ed entusiasmo. Sono appassionati e l’imprenditore, per fare il salto, deve assorbire questa loro passione». Però, per tenerseli stretti bisogna dare loro i giusti strumenti: «Il primo passo, fondamentale, è quello dell’affiancamento ai futuri pensionati. Poi, più spazi, più tempo libero e attribuzione dei compiti al momento giusto perché per sostituire gli “over” devono aver raggiunto la maturità che serve. Crescere in azienda significa trovare la propria strada, ma sono convinto che le nuove generazioni facciano bene alle imprese di piccole e medie dimensioni». La consapevolezza è l’arma migliore per affrontare il fenomeno delle dimissioni: «So benissimo che non potrò tenermi un giovane per sempre: la voglia di mettersi in proprio c’è, anche se le condizioni della nostra economia complica questa scelta. Comunque, chi si forma alla C.T. & T. ha la preparazione per andare ovunque: più segui i giovani e più ti seguono».

VUOI CONOSCERE LA NOSTRA CAMPAGNA DIVENTARE GRANDI NELLE PICCOLE IMPRESE?

CLICCA QUI

Diventare grandi nelle piccole imprese